Dalla sommità delle fascinose torri costiere del Salento, si può fare un salto nel tempo fino al 1500, quando vi si stazionava per tenere d’occhio i nemici, per poi, con un altro balzo, ritornare al presente che offre fiabeschi panorami orlati da queste strutture fortificate con vista mare.
Salento in generale
I Musei del Salento: casseforti di storia disseminate per l’entroterra e la costa. La chiave per avervi accesso? Sono più di una: curiosità, sete di cultura, amore per questa terra.
Il Barocco salentino ha un fascino particolare, dato dal magico mix con il “leccisu”, la tipica pietra calcarea leccese. Insieme, decorano i monumenti più rappresentativi di questa terra: la basilica di Santa Croce a Lecce, la cattedrale di Sant’Agata a Gallipoli, ma le sue forme elaborate e sinuose sono osservabili anche a Nardò, Melpignano e Galatone.
Come potrebbero essere definite le grotte salentine? Dei tesori nascosti, dei preziosi scrigni di storia, anzi di preistoria, o ancora suggestivi rifugi sottomarini. Certo è che, sia sul versante ionico sia su quello adriatico, si mostrano timidamente allo spettatore.
Il volto preistorico del Salento ci viene raccontato da quelli che, apparentemente, sono semplici blocchi di pietra, ma in realtà sono testimonianze di alto valore: menhir, dolmen e specchie sono i monumenti megalitici distribuiti nell’entroterra salentino, abitanti soprattutto delle zone rurali.
Il festival “La notte della taranta” a Melpignano è uno degli appuntamenti imperdibili dell’estate salentina. Musicisti locali, ospiti di fama nazionale ed internazionale s’incontrano per un mix tra canti popolari e non, al ritmo della famosa “pizzica” locale.
La città bianca di Ostuni è la luminosa cornice in cui s’inseriscono alcune perle dell’arte: La Cattedrale, la chiesa di S. Giacomo in Compostella, il convento delle benedettine e tanti altri punti luce.