Dalla sommità delle fascinose torri costiere del Salento, si può fare un salto nel tempo…
Le grotte marine del Salento
Il tratto di costa salentina orientale che da Santa Maria di Leuca, estremo lembo meridionale, risale fino a Castro, è ricca di tesori di cui stupirsi: alcuni messi in bella mostra, altri nascosti nei fondali, come le suggestive grotte.
Da sud a nord, a Leuca la più famosa è la “Grotta del Diavolo” nata nel Neolitico: un percorso leggendario di 40 metri, durante il quale si udirebbero quei rimbombi dovuti alla presenza di diavoli, da cui il nome della cavità. Ancora, sul versante ovest di Punta Ristola, si segnala la “Grotta della Porcinara”: il nome sarebbe una deformazione di “Portinara”, per la vicinanza al porto. Ma ci sono almeno altre 13 cavità da visitare a Leuca, tra cui: Grotta Morigio (o “degli innamorati”); Grotta del Presepe; Grotta delle Tre Porte; Grotta del Bambino; Grotta dei Giganti; Grotta del Drago. Nei loro nomi leggendari è impressa la storia della località.
Dirigendosi verso settentrione, poi, ci si fermi a Novaglie, dove s’incontra la “Grotta delle Cipollane”: attestazioni di età neolitica e barriere coralline balzeranno al vostro sguardo.
A Castro, più a nord, c’è la famosa Grotta della Zinzulusa che prende il nome dagli “zinzuli”, termine dialettale per “stracci” con cui si fa riferimento a un migliaio di stalattiti e stalagmiti che, intervallati da colonie di pipistrelli, pendono dal suo soffitto sulla testa dei visitatori. Lo spettacolare antro naturale è diviso in tre parti: l’ingresso, dove spicca un laghetto di acqua dolce mista ad infiltrazioni marine; la cripta abitata da alcuni pipistrelli; il fondo che ospita un bacino chiuso caratterizzato da acque calde e salmastre nella parte inferiore, fredde e dolci quelle di livello superiore.
A poca distanza da Castro, poi, c’è Santa Cesarea Terme, dove non mancano le cavità naturali dal fascino antico (Fetida, Solfurea, Gattulla e Solfatara) in cui si riversano le famose sorgenti di acque termali.
Il percorso sottomarino si conclude con la Grotta dei Cervi a Porto Badisco, nel territorio di Otranto, decorata da iscrizioni d’età neolitica realizzate con guano di pipistrello.
Come fare per visitarle? Si consigliano le escursioni guidate in barca organizzate da “Salentoesviluppo” (da contattare allo 0836 572824).