Migliaia di bici e zero piste ciclabili

foto di Gabriele Zompì


Il problema però è l’assoluta mancanza di piste ciclabili, che più volte in passato nei nostri post abbiamo evidenziato e portato all’attenzione delle autorità competenti. Dobbiamo allora aspettare il morto? E’ così che spesso avviene in Italia. Solo dopo tragedie ci si accorge che esistono dei rimedi. Ma non bisogna aspettare la tragedia, si può benissimo intervenire prima. Basterebbe creare delle piste ciclabili almeno nei punti nevralgici del traffico cittadino: corso Roma, lungomare Galilei, via lecce. Queste arterie principali sono anche abbastanza strette e lo diventano ancor di più nel periodo estivo, quando l’affluenza dei mezzi è maggiore e il traffico è congestionato.

foto di Gabriele Zompì

foto di Gabriele Zompì

Non parliamo poi dei tantissimi marciapiedi, che di fatto sono diventati parcheggio di biciclette. A decine si trovano addossate sui pali della luce o della segnaletica stradale. A volte sono così tante che ostruiscono completamente il pasaggio dei pedoni, i quali sono costretti a riversarsi sulla strada per proseguire il cammino. E questo non capita solo al centro, ma anche nelle periferie, visto che ormai Gallipoli è un albergo a cielo aperto e che non esiste quartiere che non abbia appartamenti in affitto estivo o B&B.
Rinnoviamo dunque l’appello a chi di dovere a provvedere alla realizzazione di piste e parcheggi per biciclette, visto che questo fenomeno del rent-bike è in costante ascesa e difficilmente si ridimensionerà negli anni a venire. Anche questo fa parte dei servizi che una città offre ai suoi visitatori e sarebbe bello se Gallipoli almeno una volta facesse da apropista e non da “fanalino” di coda.