VIAVAI Project: galleria itinerante a cielo aperto
La street art fa tappa nel Sud Italia, esattamente nel basso Salento. Una reunion di artisti piuttosto lunga, partita a febbraio 2014 e con deadline in agosto. Il Salento, bacino ospitale per conformazione e approdo di culture diverse, apre le braccia a un nuovo progetto artistico: Viavai Project.
Matteo Bandiello, ideatore del progetto, Niccolò Fortunato e Biagio Villa sono le tre persone che muovono questa bellissima macchina d’arte e d’avanguardia.
Viavai ha di base la forte passione per l’arte e per il territorio, Finis Terrae o tacco d’Italia, proprio qui tantissimi programmano la vacanza facendo schizzare il Salento in cima tra le mete di tendenza. Lecce, cuore pulsante del Salento e città candidata a Capitale europea della cultura 2019, diventa il luogo giusto dove accendere l’idea artistica: creare un lavoro fuori dagli schemi e che concedesse nuove opportunità e originali punti di vista, e fosse, inoltre, monito e arricchimento per il territorio.
Via è il sinonimo di strada, Vai il suo anagramma, da intendersi come inizio di un percorso. Cosa più nuovo di un progetto artistico-culturale che investe il settore urbano e colora la vita pubblica del territorio salentino?
L’intenzione è allestire una galleria itinerante e a cielo aperto, dove il ViaVai di artisti italiani e internazionali sia il concetto base.
I murales hanno trovato luoghi, muri e superfici disegnabili a Racale, in provincia di Lecce, il tutto è coinciso con due concetti pregnanti: il recupero e la riqualificazione di spazi cittadini in stato d’abbandono. L’avvio di questo progetto, dice Matteo, è stato piuttosto complicato prima per i continui cambiamenti sulla modalità di svolgimento del progetto, poi l’assenza dal Salento per motivi di studio ma, una volta ristabilitosi in Salento, Matteo insieme a Biagio e Niccolò ha dato il Via al “vai”.
Matteo ammette di aver temuto in una maggiore diffidenza da parte degli abitanti del paesello ma, oggi che il progetto e il processo è ancora in corso, dice che l’esito può considerarsi positivo. VIAVAI continuerà a svolgersi a Racale almeno fino a che gli organizzatori del progetto non troveranno altri comuni interessati ad aderire al progetto. Ad agosto si terrà una mostra per ripercorrere tutte le creazioni che sono state realizzate grazie all’iniziativa culturale.
Gli interventi artistici sono stati tanti in un susseguirsi di tempo e colori ben scanditi da Viavai Project: 15 artisti provenienti dalla scena internazionale della street art nel periodo compreso tra febbraio e luglio.
A dare input l’input al via-vai sono stati l’artista cagliaritano Tellas e lo street artist argenitino, eversiempre. Dai primi interventi di Tellas si evince un forte richiamo alla natura, specie l’intreccio di forme naturali che nella loro astrazione assumono la forma di foglie, radici, grappoli, alghe.
Eversiempre, invece, ha esordito a Racale con la “Reinterpretazione del concetto di Repubblica”: una grande figura umana che è distesa, nuda e avvolta nella bandiera italiana.
Il terzo artista, si chiama Gionata Gesi, in arte OZMO, ha fatto discutere, e non poco, gli abitanti di questo paese. Cosa avrebbe fatto quest’artista per sollevare la popolazione di Racale? Ha raffigurato San Sebastiano, il Santo patrono del paese, con indosso un paio di slip griffati D&G. Attorno al Santo, sono stati raffigurati anche una serie di cerchi colorati con i numeri.
Monyless è un altro big italiano sceso in campo per prendere parte alla rassegna a cielo aperto. Cerchi concentrici quasi da ipnosi e con forte potere prospettico sono l’esito di uno studio professionale e artistico che indaga la perfezione del cerchio. Le opere di Moneyless sono attraversate da una forte componente astratta, l’esigenza dell’artista è portare avanti un’idea di movimento che conduca lo spettatore dentro un universo altamente percettivo dove il confine tra perfezione e caos è sottilissimo.
Emajons presenta in forma artistica la scena italiana, da una composizione costituita da frutta e verdura a murales con tratti più istitintivi e con forte abbondanza cromatica.
Basik governa i muri con le cromie banche e nere, intervallati da tratti oro. L’artista pone la sua attenzione su figure nere intervallate da colore e sullo studio delle mani, espressive e in grado di trasmettere emozioni.
L’argentino Pastel, riproduce nelle sue opere forme, linee ed elementi astratti ma presi in prestito dal contesto urbano e naturale.
Anche Alberonero, un altro artista, ha lasciato traccia del suo passaggio. Lo studio verte sulle differenti tonalità e tinte all’interno di una serie di forme o figure bene delineate.
L’opera di Gola Hundun, dal titolo “Direzione”, riflette sulla coesistenza e sul cammino sostenibile tramite la simmetria con spiccati richiami ad elementi religiosi e solenni misti a elementi onirici e mistici.
Tellas, Ciredz, Alberonero, Alfano e Geometricbang, si sono, inoltre, uniti nel progetto Funky Horror Vacui, con un intervento su una lunga parete: il risultato finale è un’immagine camaleontica che man mano cambia aspetto. Da sinistra verso destra, Tellas elabora la consueta ragnatela di forme e elementi a carattere naturale, un verde intenso arricchito di giallo e il primo cambio repentino, ad opera di Alberonero, che riporta la sua peculiare ricerca cromatica con una serie di caselle. Questa cromia è interrotta da Ciredz che catapulta la sua scala di grigi e una serie di linee pittoriche. Alfano e Geometricbang intervengono nell’opera con un’inedita trama: una serie di forme scaturite dall’intrecciarsi delle linee sinuose nere su background verde.
Racale è dunque diventato, e lo sarà fino ad agosto, un epicentro d’arte urbana, si sta nutrendo di arte e sta plasmando di novità il suo contesto urbano.
Viavai è un esperienza, un’immersione forte che respira i luoghi, la gente del posto, le sensazioni e gli stimoli del Salento.