CIBArti Expo, per chi non avesse mai sentito parlare dell’evento che si terrà fra qualche…
Puglia Pride 2014
Una comunità arcobaleno pugliese sta preparando i suoi stendardi colorati per partecipare al grido di “insieme siamo più forti” al primo Puglia Pride che sfila a Lecce il 28 giugno.
L’arcigay Salento la Terra di Oz è giovanissima come il Presidente che ha a capo, si è costituita solo in ottobre scorso e in tre mesi ha lavorato sodo al coordinamento di Puglia Pride 2014 unendo per l’occasione ben 51 associazioni.
La vera novità dell’evento, e si legge benissimo dal motto “insieme siamo più forti”, sta nell’adesione di alcune associazioni che non hanno alcun legame con il mondo Lgbt, tale apertura dà nuovo fervore ai diritti di una parte che, a ben guardare, sono di tutti. Lecce e il suo popolo, dice il ventiseienne Presidente, Roberto De Mitry, si sono dimostrati pronti a fare un passo in avanti. La grande festa, che è anche occasione per riflettere sul tema, sarà allegra e felice insieme, la partecipazione delle famiglie arcobaleno al Pride leccese è un altro motivo di orgoglio per chi ha organizzato il tutto.
Oltre l’esibizionismo da molti criticato e comunemente associato al Gay Pride, Roberto ribatte dicendo che il Pride leccese ha uno scopo importante: far uscire i gay dall’imbarazzo e renderli così liberi da ogni vergogna, da etichette che, spesso, sono causa d’isolamento, ingiusto peraltro. Parlare dell’argomento e non tacere è importante e Roberto fa l’esempio delle scuole, dove molti ragazzi hanno ringraziato lo staff Puglia Pride per aver sollevato l’argomento e averlo portato a scuola, tra i banchi.
Negli ultimi tempi il Salento è diventato tra le destinazioni più quotate nelle scelte di coppie omosessuali o single, un territorio gay-friendly, insomma. I fattori che hanno contribuito al consolidarsi dello status quo sono diversi ma sicuramente un ruolo cruciale è rivestito dal rientro in terra natìa di molti giovani salentini (e qui la visione dei Sud Sound System si fa sempre più vera) che nei loro piccoli paesi hanno deciso di uscire allo scoperto e di attivarsi.
Il 28 giugno la manifestazione sfilerà per le stradine leccesi ma l’arcobaleno sarà il contrassegno di un’intera settimana, la “Pride Week” che dal 23 giugno al 28 giugno puntellerà le diverse cittadine della Regione pugliese.
La festa e l’onda colorata parte da Foggia, il 23, con l’allestimento di un’isola pedonale dove si terrà un flash mob e un dibattito sul tema in piazza. Il 25 l’arcobaleno tingerà di brio Barletta: declinazioni d’amore di “Queer ed Ora”, dalle 17.30 un convegno nella Sala Rossa del Castello Svevo vedrà l’intervento di psicologi e psicoterapeuti del luogo, alle 20 negli spazi Arci “Carlo Cafiero” viene presentato il libro “Resto umano” e alle 22 si tiene il Pride Party. Giovedì 26 il Pride fa tappa a Bari, qui si terrà un convegno dal titolo “Famiglie omogenitoriali: quali diritti e quali tutele per i minori”, chiude la serata il party “Giovedì Friendly”. Poi toccherà a Taranto, venerdì 27, fa da sfondo il quesito “Cosa c’è di Diverso?”, si tratta l’argomento nel convegno sulle differenze con il contorno vivace di manifestazioni artistiche, presentazione di libri, reading, workshop di scrittura creativa e musica.
Il gran finale sarà a Lecce con la Pride Parade che parte alle 16.30 da Porta Napoli e alla quale ci si può accodare liberamente. Si attraverseranno le strade centrali fino a confluire a Piazza Mazzini.
La festa, in serata, si sposta a Zollino, nella Grecìa Salentina, dove dalle 23 esplode la musica con dj set e performance dal vivo. I binari della stazione e la locomotrice Breda, gestito dall’associazione Pepe Nero, prestano il loro spazio al festone.
Il primo Pride pugliese è, dunque, un’opportunità preziosa per condividere e sensibilizzare, laddove c’è diversità occorre cambiare punto di vista e parlare di parità.
L’arcobaleno viaggia con il suo mood variopinto e una valigia piena di eventi festosi e fa tappa nei vari punti di Puglia, iter cruciale di un cambiamento o di un inizio.
Va detto che l’apertura di Lecce nei confronti di una tematica delicata come questa lancia un segnale fortissimo: la volontà di allinearsi con l’Europa, decisamente più avanti sulla questione.