I Musei del Salento: casseforti di storia disseminate per l’entroterra e la costa. La chiave…
Il Barocco salentino, a Lecce e non solo
“Le vie del Barocco sono infinite”. Proprio così, se è vero che il sinuoso itinerario dello stile seicentesco oltrepassa i confini di Lecce, città barocca per eccellenza, e le sue forme elaborate s’infiltrano anche nel tessuto urbano di altri centri salentini.
Intanto, c’è da dire che lo stile artistico e architettonico di origine spagnola, fu portato in Salento dagli architetti Giuseppe Zimbalo e Giuseppe Cino. Ma, quel che risulta particolarmente interessante, è sapere che la variante locale è “impastata” con la famosa pietra calcarea leccese (in dialetto “leccisu”), di facile lavorazione. La “coppia perfetta” fa bella mostra di sé su alcuni monumenti del centro storico di Lecce: motivi floreali, animali mitologici, fregi e stemmi volteggiano soprattutto sulla facciata della basilica di Santa Croce, a raccontare una storia che risale al 1500.
Il suo vicino di casa, invece, il Palazzo dei Celestini (ieri sede di un convento, oggi della Prefettura), ha uno stile più sobrio, fatto di delicati disegni ornamentali. In piazza Duomo, poi, ritorna lo stile sfarzoso e sgargiante indossato dalla cattedrale, dal palazzo del Seminario e da quel pozzo, riccamente ornato, ospitato all’interno del cortile. Hanno vesti barocche anche numerose chiesette del borgo antico: Santa Irene, Santa Chiara, San Matteo, San Giovanni Battista ed altre.
Ma teniamo stretto in mano il filo della storia dell’arte barocca leccese ed usciamo dalle mura della città, pronti a scovare altri esempi sfarzosi in giro per il Salento: tra tutti spicca la Cattedrale di Sant’Agata che s’innalza sul punto più alto di Gallipoli e domina il centro storico col suo prospetto percorso da elaborati motivi ornamentali.
Il filo non s’interrompe, però, e forma una rete i cui nodi sono rappresentati dai seguenti monumenti: la chiesa del Crocefisso a Galatone; la guglia dell’Immacolata a Nardò; l’ex convento degli Agostiniani a Melpignano ed altri ancora.