Manduria, una città dal gusto antico e quasi “presistorico” nel cuore del Salento settentrionale. Famosa…
Taranto, la “città dei due mari”
L’altro volto di Taranto. Per l’aria, non solo (e per fortuna) le polveri e i fumi dell’industria, degli stabilimenti e dei cantieri, ma anche la brezza del mare, anzi dei due mari (il Mar Grande e il Mar Piccolo) che se la contendono.
La città, che è seconda in Puglia per numero di abitanti (quasi 200mila), si situa nel golfo omonimo, al confine con la Calabria, ed è bagnata, infatti, dal Mar Grande lungo il versante esterno, dal Mar Piccolo a sud.
Il Mar Grande è collegato alla terraferma dal Ponte Girevole e dal Ponte di Porta Napoli ed è detto anche “rada di Mar Grande” perché vi sostano le imbarcazioni in attesa di passare nel Mar Piccolo.
Il Mar Piccolo è un mare interno, invece, che dà vita ad una doppia insenatura a nord della città, ed è unito al Mar Grande da un canale navigabile ad est e dal canale di Porta Napoli ad ovest.
In entrambi i mari, poi, circolano delle sorgenti denominate “citri”, fonti di acqua dolce mista ad acqua salmastra che creano l’habitat idrobiologico perfetto per la coltivazione delle ostriche e soprattutto dei mitili, meglio conosciuti come le famose cozze tarantine (Taranto vanta il più grande allevamento di cozze del mondo).
In passato, agli inizi del 1900, quello stesso ambiente favoriva la produzione della porpora, l’antica tinta ricavata dalla frantumazione ed essiccazione dei gusci dei murici (molluschi marini).