Come ogni anno la festa di sant’Antonio Abate (17 gennaio), detto anche “te lu focu”,…
Lezioni di pizzica al Castello
Ed ecco allora che dei bravi ballerini e di altrettanto bravi coreografi daranno lezione gratuite di balli popolari nella cornice più bella di Lecce: il suo castello.
Fino al 29 luglio (tutti i mercoledì dalle 19 alle 20.30) saranno dunque proposte al pubblico le attività del progetto Dama – Danze e musiche del Salento. Il titolo dell’evento è “Pizzica pzzica e danze popolari del Sud Italia”. Il laboratorio -a cura di Laura De Ronzo- è rivolto a tutti coloro che vogliano avvicinarsi all’affascinante e variegato mondo delle tarantelle italiane pur non avendo precedenti studi musicali o di danza. Durante le lezioni, sarà approfondito lo studio delle seguenti tarantelle del sud Italia: pizzica pizzica salentina, tarantella del Gargano, tammurriate campane, tarantella calabrese.
Le attività proseguiranno da mercoledì 29 a venerdì 31 luglio con “Lo strumentario minore: gli oggetti sonori della tradizione popolare pugliese”. Il seminario a cura di Gianni Amati, della durata di nove ore, propone momenti di dibattito, proiezioni e approfondimento sulla danza della zona della Bassa Murgia. In particolare, saranno presentati e analizzati alcuni tra gli “oggetti sonori” della tradizione popolare pugliese (scacciapensieri, tamburi a frizione, fischietti, trick-track e castagnole). Venerdì 31 luglio (dalle 17 alle 20 – ingresso gratuito) appuntamento con “Viaggio tra le danze popolari del Sud Italia”.
La lezione della durata di tre ore a cura di Silvia De Ronzo condurrà gli allievi in un itinerario danzante attraverso alcuni importanti luoghi della memoria: il Salento, il promontorio del Gargano, la Campania e la provincia di Reggio Calabria. Passo dopo passo, le danze si compongono in un fluire ininterrotto e armonioso e si concludono, all’interno del cerchio, ronda, rota, nel quale il rito della comunità si compie, oggi come un tempo.
Venerdì 31 luglio (alle 21 con ingresso gratuito), infine, concerto di Gianni amati e li sénaturé. Un gruppo di giovani suonatori, cantatori e ballatori, nato in situazioni spontanee di feste rituali, serenate, e situazioni conviviali. Tutti i componenti provengono da Ostuni e dintorni, area tra la bassa Murgia e l’alto Salento, nella Puglia Centrale. Ma tutta la Puglia è rappresentata in questi quadri in cui fa bella mostra di sè il ballo popolare, che nasce dalle sonorità semplici del popolo e diventa cultura e patrimonio di generazioni.