Gallipoli e dintorni: Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e Mancaversa sono l’ideale per chi…
Il castello di Gallipoli, il passato ritrovato
Rimane ancora da restaurare e riportare agli antichi splendori tutta l’ala che coinvolge il salone ottagonale e il Rivellino, adibito fino a pochi anni fa ad arena cinema. Non si conosce la data certa dell’edificazione di questa antica fortezza, ma si hanno sue notizie a partire dal XV secolo. Nel corso di questi centinaia d’anni è stato più volte rimaneggiato e modificato, anche se la struttura di base è rimasta la stessa, con quattro torrioni difensivi, ai quali si aggiunse il Rivellino nel 1522.
I visitatori di oggi intanto possono beneficiare di un panorama mozzafiato e di una vista delle mura antiche del castello finora nascosta al pubblico a causa degli interventi architettonici che nel tempo l’avevano completamente occultata.
Anche gli antichi sotterranei del castello sono stati puliti e ripristinati, ora sono ben visibili le arcate con volte a stella completamente in carparo, pietra locale, che sovrastano le numerose nicchie, una volta destinate a deposito di armi e munizioni o utilizzate come cisterne e cantine, e che ora ambiscono a diventare negozi o centri di proposta culturale e turistica.
Nei prossimi mesi dovrebbero ultimarsi le procedure per un intervento da 5OOmila euro sulla rampa di accesso, al Castello sarà visitabile fino al 28 settembre una mostra, realizzata da Apulia Film Commission. La prima edizione della mostra, allestita nel 2010, è stata esposta alla rassegna del Cinema di Venezia.
L’allestimento è composto da circa 70 fotografie scattate durante la lavorazione dei film di Alessandro Piva. el salentino Edoardo Winspeare, Pupi Avari, Sergio Rubini, Mario Martone, Ferzan Ozpetek, Giovanni Veronesi, Daniele Cipri ed altri registi e autori che hanno voluto esaltare le bellezze della Puglia nelle loro pellicole. Come evento collaterale è stato proposto l’ “Emporio di Puglia”, omaggio alla citazione che il poeta e scrittore Ettore Vernole utilizzò per descrivere l’importanza commerciale e strategica di Gallipoli.
La rassegna collaterale offrirà inconsuete esplorazioni del territorio pugliese, attraverso un ricco programma di mostre ed eventi, dall’originale sperimentazione delle potenzialità della cartapesta di Francesca Carallo, alla forza materica delle ceramiche della Bottega Vestita, dalla poetica artistica di Beppe Labianca agli incontri d’autore con i registi e gli addetti ai lavori dei film in mostra, a laboratori e concerti all’aria aperta.
A proposito di aria aperta, non si deve trascurare l’altra grande opera di risanamento che è stata compiuta proprio nel mercato coperto adiacente il castello. Questa costruzione che per decenni ha ospitato esercizi commerciali e botteghe di ogni tipo, è stata completamente recuperata. Oggi sorgono negozi di souvenirs, ma anche di enogastronomia locale e un bar, riaperto anch’esso con il vecchio nome di “bar dello sport”, anche se totalmente rinnovato e arredato con allestimenti moderni.
Il costo del biglietto d’ingresso al castello è di 5 euro, ridotto 3. Sono previste agevolazioni per disabili e altre categorie protette. Parte del ricavato sarà destinato al sovvenzionamento dei lavori ancora da realizzare. Auguriamoci che quanto prima questo esclusivo quanto affascinante monumento storico, perchè diversamente non si può definire, sia riportato pienamente agli antichi splendori e soprattutto non sia nuovamente abbandonato.