Il Festival Déco, nato nel 2004 dalla collaborazione tra la Cooperativa Fluxus di Nardò e…
Festival del cinema europeo 2014
Ieri, lunedì 28 aprile 2014, si sono aperti i battenti della quindicesima edizione del Festival del Cinema Europeo ospite della bellissima città barocca, Lecce.
La proiezione del film bosniaco “For those who can tell no tales”, diretto da Jasmila Zbanic, ufficializza l’inizio della sei giorni dedicata al cinema con occhio all’Europa. In anteprima nazionale, il film è un’emozionante excursus nella memoria storica e dolorosa di Sarajevo e della sua regista, Orso d’oro alla Berlinale 2006. Tocca ad “Alabama Monroe – una storia d’amore”, un’altra anteprima, chiudere il Festival. Il regista è il fiammingo Felix Van Groeningen, vincitore del Premio Lux 2013.
La scelta di queste due opere come prologo ed epilogo della prestigiosa kermesse salentina non è casuale. Firmate rispettivamente dal regista belga e dalla pluripremiata collega bosniaca, le due anteprime nazionali, dalla straordinaria intensità emotiva, sono già la summa di un Festival pronto a dare il meglio e imporsi sempre più autorevolmente sullo scenario filmico.
Nel mezzo, tra inizio e fine, si avvicendano anteprime, sezioni competitive per lunghi, corti e documentari, retrospettive, omaggi, focus, incontri, premiazioni e tavole rotonde.
Dieci titoli concorrono per la sezione lungometraggi europei, una giuria internazionale composta da Luis Minarro (regista, produttore spagnolo), Lou Castel (attore svedese), Stefan Kitanov (Direttore Festival di Sofia), Licia Eminenti (Project Manager Eurimages) e Jasmila Zbanic (regista bosniaca) valuterà e assegnerà l’Ulivo d’Oro. I lungometraggi sono tutti in anteprima nazionale e provengono da diversi Paesi: Portogallo, Georgia, Grecia, Norvegia e Turchia.
Tra le proposte compare “Lifelong”, un dramma intimista, opera seconda della regista turca Aslı Özge presentata alla Berlinale 2013 e vincitrice dei principali riconoscimenti al festival di Istanbul dello stesso anno; “Miracle”, esordio nella fiction del documentarista slovacco Juraj Lehotský; “Blind Dates” del georgiano Levan Koguashvili, vincitore del premio speciale della giuria all’Abu Dhabi IFF 2013.
Dodici i documentari sono stati selezionati per la sezione “cinema del reale”, tra questi “Situazione” di Alessandro Piva; “Quadri espansi” di Francesco Crispino; “Il carattere italiano” di Angelo Bozzolini. Le tematiche affrontate fanno capo alla realtà: dal rapporto tra lavoro e ambiente all’immigrazione, dalla fuga di cervelli all’emergenza democratica nei paesi dell’Est, dalla dipendenza dal gioco d’azzardo alle problematiche del lavoro, fino al fenomeno dei rave party pugliesi.
Un cenno va fatto all’anteprima di “Sbarre”, il documentario realizzato da Daniele Segre insieme agli allievi del Centro sperimentale di cinematografia e ai detenuti del carcere di Sollicciano a Firenze.
Va, inoltre, detto che il Festival del cinema europeo 2014 ha previsto una sezione dedicata alle produzioni brevi di giovani registi pugliesi, Puglia Show.
La kermesse leccese rende omaggio, sul fronte italiano ed europeo, a tre grandi protagonisti. Per il cinema italiano il festival erge a sua diva, per il carisma nazionale e internazionale e per lo straordinario talento, Claudia Cardinale. Per il cinema europeo, invece, sono chiamati in pista Marco Bellocchio, che il 30 aprile tiene un workshop aperto ai registi teatrali pugliesi, e Danis Tanovic, vincitore nel 2001 dell’Oscar e del Golden Globe per il Miglior Film Straniero, No Man’s Land.
Il “Premio Mario Verdone”, assegnato dai tre figli del critico- Carlo, Silvia e Luca- a un giovane autore del cinema italiano, è giunto alla quinta edizione. Quest’anno i tre film finalisti sono: “Il Sud è niente” di Fabio Mollo; “Spaghetti Story” di Ciro De Caro; “Zoran, il mio nipote scemo” di Matteo Oleotto.
Il Festival del cinema europeo 2014, come anticipato, si arricchisce di vari eventi collaterali, da mostre a presentazioni di libri, a convegni, come “Gli stati generali della commedia italiana”. In quest’incontro, organizzato dal Centro sperimentale di cinematografia e in programma il 3 maggio, registi e sceneggiatori si confronteranno sulle potenzialità della commedia italiana.
Tra gli omaggi compaiono i nomi di Arnoldo Foà, Pier Paolo Pasolini e Mario Bava, oltre al focus sul cinema palestinese, con ospiti come Mohammad Bakri, l’attore di Private di Saverio Costanzo, e registi come Sahera Dibras, che lavora sulla questione femminile e il femminicidio in Medio Oriente e nel mondo.
Oltre al resto c’è il “Premio Lux” nato per volere del Parlamento Europeo che, attraverso il cinema, intende avvicinare l’Europa ai suoi cittadini e offrire maggiore visibilità ai film dell’Unione Europea. Ecco il terzetto finalista: “Miele” di Valeria Golino, “The Selfish Giant” di Clio Bernard e il già citato Alabama Monroe.
Tra le novità dell’edizione 2014, una porta il nome dell’impegno sociale: numerosi appuntamenti all’interno del Carcere di Lecce confluiscono nella sezione “Cinema e realtà”.
Un altro appuntamento speciale coincide con il 1° maggio, Festa dei lavoratori, e la proiezione del primo documento filmico pugliese “Grandiosa manifestazione per il primo maggio 1913 a Corato, indetta dalle classi operaie” di Cataldo Balducci.
La voce concerti si propone come altra novità 2014: con il live Exp and Tricks di Gianluca Petrella, il 30 Aprile alle Officine Cantelmo, si compie il binomio Jazz & Cinema.
Il Festival del cinema europeo è un evento tra i più prestigiosi del Salento, il direttore dell’evento Alberto La Monica ha annunciato, nella conferenza stampa tenutasi nel Museo storico di Lecce, che già i nomi di Claudia Cardinale, Marco Bellocchio e Danis Tanovic palesano l’intenzione di impreziosire la rassegna 2014 ed in generale l’evento che si ripete da ormai 15 edizioni.
Al Festival del Cinema Europeo va il merito di allargare i confini, geografici e culturali, di far viaggiare e andare oltre, di scoprire grandi del cinema come Bellocchio e Danis Tanovic.
A Lecce, in questi giorni, il cinema europeo anima gli occhi e rende lo sguardo più profondo.